martedì 31 gennaio 2012

CACAO MERAVIGLIAO

In America Centrale esiste un popolo per il quale i problemi cardiaci praticamente non esistono.
Vi presento i Kuna, una popolo che vive nell’attuale stato di Panama e che non sa cosa sia l’ipertensione grazie ad una pianta che fa meraviglie.
Questa pianta, l’avrete capito, è il cacao.

Il cacao, croce e delizia da generazioni nel mondo occidentale, e pianta grandemente rispettata nel continente americano. Si pensi che gli Aztechi lo usavano come moneta!
Ovviamente questo stato di cose incuriosì gli scienziati, che si presero il disturbo di venire a studiare questa popolazione dalla prestigiosa università di Harvard.
Come spesso accade, i luminari pensano di essere ispirati in modo particolare grazie alla loro scienza e così dopo pochi giorni di permanenza decisero di tornare negli Stati Uniti, convinti com’erano che l’assenza di ipertensione nei Kuna mano a mano che invecchiavano, fosse dovuta ad una dieta povera di sodio.

Peccato che, come appurarono successivamente, la dieta dei Kuna fosse più ricca di sodio della dieta media negli Stati Uniti…
E così, coda tra le gambe e orecchie basse, ripresero lo studio con molta più umiltà.
Si ipotizzò anche una specifica caratteristica nel loro DNA che rinforzava particolarmente il cuore, ma ulteriori approfondimenti stabilirono che il loro cuore era sano per via di uno specifico alimento di cui facevano un gran consumo.

Partecipò allo studio anche un brillante ricercatore dell’università di Cambridge, autore di oltre 50 pubblicazioni sulle malattie cardiovascolari: il Dottor Oscar Franco.
Nel 2009 fu premiato dalla Società Europea di Cardiologia per il suo contributo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Le sue ricerche portarono alla conferma che un alto consumo di cacao è associato ad una riduzione del 37% di malattie cardiovascolari e ad una riduzione del 29% di ictus.
Questi risultati firono poi presentati ad un congresso a Parigi e pubblicati successivamente sul prestigioso British Medical Journal (BMJ)

Queste scoperte hanno spinto un sempre maggior numero di ricercatori ad interessarsi del fenomeno, sempre più convinti dei benefici dei frutti della pianta Theobroma cacao, ovvero quello che è stato definito “il cibo degli dei”, che nasce, neanche a dirlo dall’ “albero degli dei”:


Uno degli scienziati dell’Harvard Medical School, che partecipò alla spedizione di cui sopra, il Dottor Norman Hollenberg, disse che questa scoperta potrebbe liberare il mondo occidentale da una delle patologie più comuni e più gravi.

Il Dr. Franco compì 7 studi diversi che coinvolgevano in tutto 114.000 persone, alcune con problemi cardiovascolari e altre con il cuore sano. Tutte queste persone vennero divise in 2 gruppi, uno con un consumo di cacao in diverse quantità e un altro senza: coloro che avevano un più alto consumo di cacao, videro ridurre i propri problemi cardiaci del 40%.

Ma le ricerche continuarono da più parti e al Brigham and Women’s Hospital di Boston, furono fatti 10 test che coinvolgevano in tutto 320 persone che assumevano questo alimento “miracoloso”.
Alla fine delle analisi si scoprì che i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) si era abbassato mediamente di 5,9 mg per decilitro di sangue.
A questo punto è piuttosto chiara la ragione per cui la percentuale di malattie cardiache tra i Kuna sia inferiore al 10%: mediamente ognuno di loro consuma dalle 4 alle 5 tazze di una bevanda fatta con acqua e cacao purissimo. Praticamente non bevono altro.
A questo punto viene da chidersi: quali sono le sostanze contenute nel cacao che lo rendono così benefico per il cuore? Secondo i ricercatori è una sostanza chiamata epicatechina, la quale è un flavonoide che ha la particolarità di alzare il livello di ossido nitrico nel sangue. Questo fa sì che i vasi sanguigni si rilassino, permettendo in tal modo un migliore flusso di sangue, abbassando nello stesso tempo la pressione.


E non è tutto.
Dalla clinica ospedaliera di Barcellona, in Spagna è stato verificato come il cioccolato fondente abbia degli effetti decisamente positivi sul fegato in caso di malattie anche gravi come la cirrosi epatica.
Lo studio è stato coordinato dal dottor Andrea De Gottardi ed è stato presentato al meeting di Vienna della Società europea di Studi sul fegato.
Gli antiossidanti ivi contenuti, servirebbero ad abbassare la pressione sanguigna (l’abbiamo visto nel caso dei Kuna), soprattutto nell’area addominale, impedendo un afflusso di sangue troppo intenso che potrebbe causare danni epatici aggiuntivi.

In questa ricerca sono stati analizzati 21 malati di cirrosi epatica, dividendoli in 2 gruppi di 10 e 11 persone. Al primo gruppo è stato fornito un pasto liquido con cioccolato fondente, mentre al secondo gruppo è stato fornito lo stesso pasto ma con del cioccolato bianco che com'è noto, dopo essere stato processato industrialmente, risulta privo dei flavonoidi che sono invece presenti invece in grande quantità nel cacao grezzo e nel cioccolato fondente.
È bastata solo mezz’ora dall’assunzione del pasto, per verificare un netto abbassamento della pressione del sangue nel fegato in quei pazienti che avevano consumato il pasto con il cioccolato fondente.
Come ulteriore effetto, il sanguinamento, nei casi dove fosse stato presente è diminuito di molto e in due casi è addirittura scomparso.

Prima però che vi precipitiate a comprare tonnellate di cacao al supermercato è necessario chiarire che deve trattarsi di cioccolato fondente almeno al 70% (meglio se ancora di più come il 75 o l'80%) e che la bevanda consumata dai Kuna in quantità è a base di cacao puro al 100%.
Si tenga presente inoltre che per aversi dei benefici, la quantità di cioccolato fondente (cioè almeno al 70%) non deve superare i 100 gr al giorno e che già 3-4 quadratini possono iniziare ad esplicare i propri benefici effetti sull’organismo.

Ulteriore beneficio non da poco è l’eliminazione dei sensi colpa…
“Ma cosa fai, mangi il cioccolato?”
“Sì, ma solo per seguire una cura che sto facendo...”

(Fabius)

1 commento:

  1. Golosa notizia,non resta che trovare vero cacao o cioccolato.


    Andrea

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